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La nuova Isola Felice compie 1 Anno!

Eccoci qua, un anno è già passato e, come è mia consuetudine fare, è tempo di bilanci!

A distanza di 12 mesi, con l’aiuto ed il sostegno di tutti, ed in particolare, delle insegnanti, dei collaboratori e dei genitori, le nuove aule scolastiche dell’Isola Felice hanno visto nascere percorsi educativi di qualità, in grado di accompagnare i bambini nel loro percorso di crescita.

La nuova scuolaal cui interno pulsa il cuore dell’Isola Felice storica, è la tangibile testimonianza dell’evoluzione di un’idea e di un percorso elaborati e avviati circa due decenni fa, con l’impegno ed il coraggio, elementi indispensabili e insostituibili quando ci si avventura in opere e attività che vedono alla base di tutto la crescita e lo sviluppo dei bambini.

Riguardando il “progetto” globale della nuova Isola Felice, sento che il lavoro che abbiamo iniziato ormai 1anno fa sta andando avanti con coscienza e serietà, con l’intento di offrire alla comunità una struttura moderna ed in continua evoluzione, al passo con i tempi e dotata di personale qualificato.

Con un occhio sempre rivolto alla didattica di qualità e all’inclusione, ed uno al rispetto delle norme di sicurezza generali, che ci hanno permesso in questi lunghi mesi di emergenza sanitaria dovuta al Covid di rimanere sempre aperti, garantendo un servizio continuo e di alta levatura.

Credo, con un pizzico di ottimismo e lungimiranza, che abbiamo seminato le basi di un punto di snodo di una rete, attorno a cui coltivare questo fiore chiamato Amore e cura per il Sociale e per lo sviluppo di nuovi adulti consapevoli e coscienti del loro valore e della loro missione.

Ho sempre pensato che il duro lavoro dia le soddisfazioni giuste e i risultati attesi, per tutti, e oggi sono orgogliosa di questa mia squadra al gran completo, che riparte con questo nuovo anno scolastico (anche se in realtà non ci siamo mai fermati durante tutta l’estate con i centri estivi).

Grazie a tutti!

Cristina Manetta

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Oggi “Spoileriamo”

Ancora pochi giorni per beneficiare dell’iscrizione ad € 150 anziché € 200 (entro fine agosto)

Una simpatica vetrata della nostra scuola vista dal giardino

Cari genitori,
in questi giorni stiamo terminando i lavori di preparazione della nostra NUOVA ISOLA FELICE, siamo lieti di poter iniziare il nuovo anno scolastico con la riapertura del Nido e della Scuola dell’Infanzia, con un’offerta educativa che accompagnerà i bambini in un percorso di autonomia, di valorizzazione e di crescita personale, partendo dai valori fondanti di integrazione, accoglienza e solidarietà.


Si inizia, dunque, mercoledì 1 settembre con l’accoglienza dei bambini.  Al momento dell’iscrizione è nostra consuetudine condividere con voi le indicazioni e le misure di prevenzione e protezione che saranno garantite, favorendo al tempo stesso la realizzazione di un ambiente educativo sicuro, sereno e rassicurante, a supporto della crescita armonica dei bambini.

L’ingresso al Nido/Scuola dell’ Infanzia è un’esperienza unica, soprattutto per chi lo fa per la prima volta. È un momento denso di domande, aspettative, emozioni e scoperte.
Lo è ancora di più in questo particolare periodo: il Covid ha presentato e presenta una vera e propria sfida educativa, che l’ISOLA FELICE ha accolto mettendo in campo competenze, capacità organizzative, esperienza.
Lo scorso luglio abbiamo garantito l’apertura dei centri estivi, ora siamo pronti a riaprire le scuole e ad accogliere tutte le richieste delle famiglie.
Le condizioni in cui avverrà la riapertura dei servizi 0-6 impongono di ripensare l’ambientamento dei bambini: si è scelto, quindi, di valorizzare l’esperienza di un ambientamento breve, in linea con le pratiche di inclinazione Montessoriana.


La giornata educativa nel Nido e nella Scuola dell’ Infanzia, così come il delicato momento dell’ambientamento, si svolgerà tenendo presente i vincoli sanitari indicati dalle linee guida ministeriali. La conoscenza e l’osservanza di tali vincoli, insieme ai valori educativi consentiranno, ci auguriamo, di avviare in sicurezza e serenità questo particolare anno educativo.
Siamo certi della vostra disponibilità a rispettare le disposizioni di sicurezza e il patto di corresponsabilità tra scuola e famiglia, elementi che favoriranno un clima di serenità e di proficuo lavoro insieme.


Da parte nostra, restiamo a completa disposizione per qualsiasi difficoltà o esigenza particolare.
A tutti voi, il mio più cordiale saluto!

Cristina Manetta

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#WORKINPROGRESS : Trasferimento in corso verso una “Nuova Isola”

🥳 Vi annunciamo con immenso piacere il #trasferimento dell’ISOLA FELICE in via Rianese 226, a partire dal mese di settembre prossimo 🥳

Vi terremo aggiornati passo passo su questa importante novità, condividendo con Voi lo #sbocciare di questa nuova realtà, che avrà numerosi risvolti nei diversi ambiti dello sviluppo psicologico, sociale, oltre che didattico, del bambino.

🔴 PER TUTTI QUELLI CHE SI ISCRIVERANNO ENTROIL 31 AGOSTO, 25 % DI #SCONTO SULLA QUOTA DI ISCRIZIONE 🔴 VI ASPETTIAMO

Nell’attesa, condividiamo con voi qualche piccola anticipazione della nostra nuova struttura❗❗❗

✔️Abbiamo curato tutto nei dettagli per poter accogliere e far crescere i Vostri figli

✔️nel rispetto delle norme generali di sicurezza

✔️ ed in particolare delle normativa vigente in materia di contenimento dell’emergenza Covid.

✨Il Piccolo Principe diceva che “l’essenziale è invisibile agli occhi” e, come lui ci insegna, abbiamo premura che anche le più piccole rifiniture e sfumature, non percepibili ad occhio nudo, siano essenziali e perfette✨

Chiamaci al numero +39 388 05 79 799 o scrivici all’indirizzo email isolafelice2001srls@gmail.com

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Capire le emozioni: aiutare i bambini al tempo del Covid

Coronavirus, confinamento, famiglia, scuola, amici e futuro sono i temi toccati in questi giorni con maggior frequenza rispetto a qualche settimana fa soprattutto dai più piccoli. A distanza di un anno ci troviamo a dover fare nuovamente i conti con la chiusura delle scuole, la didattica a distanza, ma soprattutto con il mondo delle emozioni che prendono il sopravvento.

Argomentare in modo naturale e senza forzature, ascoltare i racconti di come vedono la realtà attraverso i loro occhi i bambini, accogliere le loro preoccupazioni, la loro rabbia, la paura e le loro speranze non è assolutamente un compito facile ma è fondamentale per il loro sviluppo emotivo e psicologico. Ed è importante anche per noi, abbiamo molto da imparare dai nostri bambini, soprattutto la loro RESILIENZA.

Il prolungarsi della privazione di occasioni di socialità in presenza e lo stravolgimento delle abitudini possono portare alla manifestazione delle più disparate reazioni: irascibilità, mal di testa, noia, mangiare troppo o troppo poco, fatica nell’addormentarsi o dormire troppo.

È necessario mantenere alto il livello di attenzione verso questi segnali. Inoltre, il mantenimento della distanza fisica e le altre accortezze sanitarie, come l’uso della mascherina, non aiutano l’adulto a riconoscere tutte le emozioni e non aiutano i più giovani a comunicarle.

Genitori, insegnanti, tutor e tutte le figure di riferimento di bambini e ragazzi devono trovare delle strade per riconoscere e decodificare la manifestazione di questi stati emotivi; devono saper leggere i messaggi verbali e non verbali per capire le emozioni di paura, tristezza, senso di colpa, rabbia, confusione e ansia per poter essere di reale supporto e affrontare la vita di tutti i giorni con maggiore serenità e controllo.

Non bisogna avere paura di parlare del Coronavirus: evitare o cambiare argomento non ha in realtà nessun effetto rassicurante, ogni domanda deve essere la benvenuta perché, in questo modo, possiamo avere delle informazioni utili per capire cosa i bambini sanno o che idea si sono fatti. 

Incoraggiamoli a parlare così da poter dar loro il giusto aiuto e rispondiamo alle loro domande in modo sincero. E’ sicuramente meglio ricevere le informazioni dai propri genitori che da fonti terze, magari inesatte o difficili da capire. I bambini possono avere difficoltà a distinguere tra la realtà che vivono e le immagini che vedono sullo schermo.

Ogni bambino ha il suo modo di esprimere i suoi dubbi e le sue emozioni per cui impegnarsi in un’attività creativa, come giocare e disegnare, può facilitare questo processo. I bambini si sentono sollevati se possono esprimere e comunicare i loro vissuti inquietanti e di angoscia in un ambiente sicuro e di supporto. Durante i periodi di stress e crisi, infatti, è comune per i bambini cercare una maggiore vicinanza fisica ed essere più esigenti con i genitori: non allarmatevi, quindi, se i bambini mettono in atto comportamenti più infantili rispetto alla loro età come, per esempio, chiedere di dormire nel lettone o aumentare il numero degli abbracci durante la giornata.

Se i bambini fanno domande a cui non sappiamo rispondere non dobbiamo inventarne o sorvolare la domanda: esistono tanti siti web che ci possono aiutare. Per esempio i siti del Ministero della Salute, dell’UNICEF o dell’Organizzazione Mondiale della Sanità hanno creato delle apposite pagine sull’argomento. Nel momento in cui discutete sul virus con i vostri bambini assicuratevi di farlo in un luogo della casa che sia confortevole come, per esempio, il divano del salotto o la loro stanzetta.

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“UN LIBRO AL GIORNO”

Laboratori di lettura per bambini in età prescolare ISOLA FELICE a.s. 2020/21

Il progetto “Un libro al giorno” ha come obiettivo la promozione dell’interesse alla lettura e l’aumento delle competenze linguistiche, emotive, cognitive e sociali dall’età prescolare in poi attraverso la lettura di albi illustrati ad alta voce e la lettura dialogica ed animata.

L’apprendimento infantile è un processo che inizia fin dalla nascita e avviene grazie alle relazioni che il bambino instaura con tutte le figure che si prendono cura di lui, relazioni che faranno da sfondo alla qualità del suo apprendimento.

La lettura dialogica è quel processo di comprensione del testo che chiama in causa proprio la relazione genitore/figlio; infatti sono questi ultimi a “condividere le proprie interpretazioni, riflettere criticamente, interagire tra di loro [in un dialogo]”

[Rosa Valls, Marta Soler, Ramòn Flecha, 2008]

Strumento fondamentale attraverso cui il bambino impara il linguaggio verbale, che all’età di 3 anni comprende più di 900 parole è l’approccio a testi illustrati che, animati dalla lettura ad alta voce e dal coinvolgimento del bambino, sviluppa la sua immaginazione.

Coinvolgere il bambino significa stimolarlo ad immaginare un finale diverso, adattare la lettura alle esperienze di vita, chiedere come si comporterebbe in quel momento al posto di quel personaggio.

Strumento di straordinaria importanza in tal senso è l’utilizzo della voce come canale privilegiato per “raggiungere” il bambino e portarlo “dentro la storia”. La voce, infatti, permette di comunicare emozioni, creare empatia e fiducia utilizzando in maniera corretta le sue tre caratteristiche fondamentali: il tono, il volume e il ritmo.

Durante gli incontri sono previste letture di più libri ed un laboratorio/attività su uno dei testi letti, utilizzando tecniche che vanno dalla pittura al disegno libero, dall’espressione corporea al lavoro di gruppo.

Le attività correlate sono pensate e modulate nel rispetto delle tappe evolutive dei bambini ed hanno l’obiettivo di evocare e trattenere l’emozione legata al libro, stimolare la fantasia, attivare l’immaginazione e la creatività.

Il laboratorio è articolato in tre parti:

  • lettura ad alta voce utilizzando albi illustrati e libri che prevedono una forte interazione tra lettore e fruitore (uno / tanti);
  • attività di laboratorio;
  • lettura (uno / uno) secondo la fruibilità autonoma del volume. I passaggi da un momento all’altro del laboratorio sono scanditi da musiche ed elementi rituali per dare al bambino la possibilità di comprendere cosa avviene e di partecipare attivamente al momento di costruzione del setting. La bibliografia proposta va dalle filastrocche alla lettura di brani di libri per i più grandi ma predilige gli albi illustrati per tutte le fasce ed è composta da testi di Case Editrici specializzate per l’infanzia con un’attenzione particolare per la grafica e per le tematiche.

Le tematiche affrontate saranno: l’amicizia, le emozioni, le parole, il corpo, le forme ed i colori, gli animali, il tempo e la ciclicità, la fantasia, il gioco, le situazioni di vita comune, l’intercultura e la cooperazione, la famiglia.

Il progetto di lettura prevede la partecipazione dell’insegnante necessaria al fine di intervenire nelle eventuali esigenze particolari dei bambini e a supporto delle attività di laboratorio. La motivazione più importante della partecipazione dell’insegnate al progetto di lettura, in ogni caso, è che il progetto non mira ad interventi “chirurgici” e decontestualizzati all’interno del tempo che i bambini trascorrono a scuola.
I libri, infatti, faranno parte del bagaglio di conoscenze dei bambini ma anche delle insegnati e saranno utili per condividere, anche oltre il tempo di durata del laboratorio, emozioni o situazioni difficili da superare con l’usilio della rievocazione di un libro letto.

Per la realizzazione di questo progetto si ringrazia la Dott.ssa Silvia Tomasetto, esperta nei Processi Formativi.

“Ogni insegnante dovrebbe leggere qualcosa ai propri allievi tutti i giorni, ed ogni volta qualcosa di diverso. Solo le parole ascoltate riescono ad essere comprese con facilità e a sedimentarsi nella mente, poiché hanno un suono che viene registrato dal cervello e messo nel suo archivio”.
[Aidan Chambers, esperto internazionale di letteratura per ragazzi
]

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6 gennaio 2001 – 6 gennaio 2021

20 anni di attività e non sentirli per l’Isola Felice

Una bella storia, quella della scuola “Isola Felice” di Riano, che entra nell’anno del ventesimo anniversario e che ha fatto crescere intere generazioni di bambini, molti dei quali ormai giovani adulti.

Riano – “Vent’anni e non sentirli” E’ questo il valore di una bella realtà umana, sociale e di istruzione di Roma nord, la scuola Isola Felice, che si accinge a festeggiare ed a tagliare, l’anniversario dei vent’anni di attività.

Ne abbiamo parlato con la titolare Cristina Manetta

Cristina, ci racconti questa bella storia dell’Isola Felice?

“Era il dicembre del 2000 ed erano appena iniziati i preparativi che l’anno successivo avrebbero dato vita alla Ludoteca “Isola Felice”. Io allora ero una giovane insegnante  e iniziavo a muovere i primi passi insieme ad alcune mie valide collaboratrici inaugurando una piccola Ludoteca, che però già dai primi mesi mostrava l’ambizioso progetto embrionale che si sarebbe sviluppato di lì a poco

Con sole due aule iniziavano i corsi di quella che, 20 anni dopo, sarebbe diventata una grande realtà ludica e didattica del territorio. Il primo anno vide quasi 30 iscritti ed il primo saggio, tenutosi nel salone della medesima struttura, vide l’esibizione di tanti piccoli bambini che abbiamo accompagnato nel corso del loro sviluppo scolastico e, per alcuni, anche adolescenziale.

In questi lunghi venti anni di attività tanti cambiamenti, tante collaborazioni, tanti sacrifici, moltissimo impegno e un solo obiettivo: riuscire a coniugare la continua espansione frutto di un aumento costante della richiesta con la massima cura ed attenzione nella formazione di ciascun bambino iscritto, siano i 28 “primi iscritti” dell’anno 2001 o gli oltre 1000 che in totale hanno frequentato la nostra struttura.

Come è stato possibile?

“Una crescita costante ma graduale, la scelta di collaborare esclusivamente con docenti di livello, in possesso sia di adeguati titoli di studio sia di un amore trascinante per il proprio lavoro che per i bambini. Tanta organizzazione offerta attraverso una segreteria didattica e alla pianificazione attenta e dettagliata di corsi di teatro, corsi di lingua, attività ludiche, ricreative e motorie.

Ma soprattutto tanta esperienza: vent’anni di esperienza a disposizione di tutti gli allievi, vent’anni di lavoro in team, di perfezionamento sia individuale da parte di ogni docente sia collettivo tra insegnati, di ricerca, di studio, di innovazione, di riunioni didattiche, di formazione, interna ed esterna ma anche di strumenti adeguati.”

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“A” come “Amore per i bambini”

La scuola come “famiglia che accoglie”

In una famiglia si viene a consolidare un patto tacito tra i componenti basato sull’affetto reciproco, sulla protezione vicendevole, oltre ad altri diritti e doveri sanciti dalla legge. 

La famiglia è un progetto di vita insieme tra persone che si vogliono bene e che si sentono impegnate reciprocamente perché l’affetto, la solidarietà e la condivisione vengano costantemente alimentati e siano il volano di crescita dei bambini.

I risultati delle ricerche psicologiche hanno da tempo documentato come il benessere psico-sociale dei membri dei gruppi familiari, come dei membri di qualsiasi gruppo sociale, non sia tanto legato alla struttura del gruppo, quanto alla qualità dei processi e delle dinamiche relazionali che vengono messe in atto al suo interno. 

I bambini hanno bisogno di vivere in un ambiente che li protegga, costruito per favorire una crescita all’insegna dell’ autonomia e della preparazione ad affrontare il mondo esterno con competenze emotive e sociali apprese e vissute nell’ ambito familiare quanto nell’ambiente scolastico.

La comunicazione sensoriale

Nel periodo 0-3 anni della vita di un bimbo è in atto un dialogo tra adulti e bambini basato su una comunicazione sensoriale. Difatti, il triangolo fronte-occhio-naso della madre diventa oggetto di conoscenza e di sviluppo per il bambino e, al contempo, le braccia che lo stringono favoriscono la percezione del proprio corpo e i suoi confini. A ciò si aggiunge il dialogo, l’adulto parla al bambino, il suono della voce si unisce agli altri stimoli sensoriali e, attraverso questi, vengono trasmessi i primi rudimenti del linguaggio e, con essi, i primordiali concetti di tempo, spazio e consistenza corporea.

Vengono trasmessi innumerevoli concetti affettivo-cognitivi, riguardanti il corpo, la dimensione temporo-spaziale e le grandezze, che vengono incamerati dal bambino , non nel loro significato cognitivo, ma come bagaglio di informazioni che saranno poi utilizzate adeguatamente nel corso della sua evoluzione; in sintesi, i genitori, come gli insegnanti, nel parlare con il bambino, donano a questi quegli strumenti che serviranno per la conoscenza e la decodifica del mondo esterno.

Ancor prima che diventino nella scuola materna pre-requisiti cognitivi, già nei primi tre anni, c’è la percezione della dimensione temporale, spaziale e corporea che racchiude una valenza affettivo-cognitiva, interiorizzata dal bambino attraverso il contatto corporeo dell’ essere preso in braccio, il gioco ( “ mettiamo i giocattoli al loro posto ” ), l’ igiene della persona ( “adesso ci laviamo, prima le mani e poi la faccia ” ), il vestirsi (sempre secondo la logica del “ prima-dopo ” ); da qui il valore determinante della dimensione affettiva che veicola e facilita ” il funzionamento di ogni processo cognitivo e del linguaggio ” 

Oggi l’Inaugurazione della Scuola per l’Infanzia e Asilo Nido “ISOLA FELICE”

Oggi alle ore 17.00 verrà inaugurata la Scuola per l’Infanzia e Asilo Nido “ISOLA FELICE ” in via Rianese 226 a Riano.

L’apertura di questa nuova struttura, capace di accogliere fino a 48 bambini tra lattanti e divezzi, oltre alle attività di pre e post scuola e ai progetti di approfondimento e inclusione sociale che ruotano all’interno della struttura, costituisce un’ulteriore conferma della crescente attenzione che l’Isola Felice pone verso le famiglie e i bambini nonostante il particolare momento economico che impone una politica di massimo contenimento dei costi.

L’iniziativa è stata possibile grazie all’impegno profuso dalla titolare, Cristina Manetta , che si è spesa nella realizzazione del progetto e che ha voluta dar vita, oltre a una nuova scuola, anche ad attività che permetteranno l’inclusione sociale. La nuova #ISOLAFELICE sarà un punto di incontro e centro di supporto anche per tutte quelle famiglie e quei bambini con più criticità e che hanno bisogno di più tempo e assistenza per raggiungere il proprio sviluppo.

L’iniziativa vuole dare ascolto anche alle famiglie e ai genitori, oltre che ai bambini.
Le scuole dell’Infanzia e gli Asili Nido, oggi più che mai, non sono concepiti come strutture che svolgono una precipua funzione assistenziale, ma come un ambiente educativo complementare alla famiglia e, quindi, uno spazio formativo di sviluppo della personalità del bambino e di socializzazione.

Vogliamo condividere con tutti voi questo #traguardo e #nuovo #inizio e mostrarvi la nostra nuova struttura, organizzata su una superficie di 850 metri quadrati, tra spazi interni ed esterni.

Vi Aspettiamo!

Quei giorni di Fermento “Speciale”:apre la nuova ISOLA FELICE!

Questi sono giorni di fermento, giorni “speciali”, perché, quando si dà inizio a progetti di apertura di nuovi spazi scolastici, vuol dire che si è voluto investire sul futuro e sulla crescita educativa e culturale di una comunità, dentro una scuola attrezzata, sicura, funzionale ed accogliente.

Sono certa che con l’aiuto ed il sostegno di tutti, ed in particolare, delle insegnanti, dei collaboratori e dei genitori, le nuove aule scolastiche vedranno nascere percorsi educativi di qualità, in grado di accompagnare i bambini nel loro percorso di crescita.

La nuova scuola che sta nascendo, al cui interno pulsa il cuore dell’Isola Felice storica, sarà la tangibile testimonianza dell’evoluzione di un’idea e di un percorso elaborati e avviati circa due decenni fa, con l’impegno ed il coraggio che sono indispensabili e insostituibili quando ci si avventura in opere e attività che vedono alla base di tutto la crescita e lo sviluppo dei bambini.

Riguardando il “progetto” globale della nuova Isola Felice, sento che il lavoro iniziato sta andando avanti con coscienza e serietà, nell’intento di offrire alla comunità una struttura moderna ed in continua evoluzione, al passo con i tempi e dotata di personale qualificato. Con un occhio rivolto alla didattica di qualità e all’inclusione, ed uno al rispetto delle norme di sicurezza generali.

Riano è una comunità che cresce e vuole guardare lontano, anche in questi tempi difficili e, a volte, incerti. Questa comunità ha bisogno di basi più solide di inclusione sociale e di una rete di condivisione e supporto alle idee ed alle iniziative di tutti gli attori del territorio.

Credo, con un pizzico di ottimismo e lungimiranza, che stiamo seminando le basi per far nascere un punto di snodo di una rete, attorno a cui coltivare questo fiore chiamato Amore e cura per il Sociale e per lo sviluppo di nuovi adulti consapevoli e coscienti del loro valore e della loro missione.

Speriamo che il duro lavoro possa presto dare le soddisfazioni giuste e che i risultati siano quelli attesi, per tutti.

Al più presto sarò lieta di darvi tutti gli aggiornamenti in merito all’apertura della “Nuova Isola” che si terrà da settembre. Per il momento, per chi si iscriverà entro il 31 agosto per i servizi di nido e materna, verrà applicato il 25% di sconto sulla quota di iscrizione.

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Cristina Manetta